L’anima e il cibo

L'anima e il cibo

L'anima e il cibo

Il nutrimento che ci permette l’esistenza su questo piano terreno è figlio della Natura che è ciò che io sono.
Nel tempo la contraffazione del cibo naturale ci ha allontanato sempre più dalla Natura e dalla nostra vera natura.
E’ urgente rivedere ciò con gli occhi della Natura partendo da lì, e non da una visione antropocentrica che ha consumato tutto il consumabile senza coscienza delle conseguenze.
La proposta dunque è di attingere a quelle conoscenze antiche come il mondo che recuperano il lato invisibile delle cose, della natura, dell’uomo che è anche il ritmo della vita che pulsa nelle nostre profondità e che ci portiamo dentro sin dalla nascita (e che pochi ascoltano).
Dunque è anche ritornare ad ascoltare il nostro ritmo vitale non a nostro esclusivo beneficio, ma a favore della terra e della umanità intera.

Poiché è una considerazione condivisa dalla scienza che TUTTO E’ RELAZIONE e tutto esiste grazie alla qualità delle nostre relazioni.

Ogni volta che decido di acquistare o mangiare un alimento privo di amore (prodotto, manipolato, addizionato di chimica e residui tossici …) è esattamente ciò che vado a nutrire in me e tutto ciò che germoglia da me come idee, visioni, pensieri, stati d’animo.

Le antiche tradizioni dei popoli hanno sempre avuto a cuore un dialogo con la fonte del nutrimento che prevedeva momenti di dono, sacrificio, ancora prima di prendere dalla Natura, e ciò per ristabilire l’equilibrio.

Ora tutto è sbilanciato verso l’uomo opulento e i suoi bisogni distorti e falsi.
Una fra tutte le false necessità che inducono a consumare molto al di sopra dei bisogni ha come effetto il sovrappeso (si pensi che in occidente 2/3 dei bambini sono in sovrappeso)e le sue conseguenze sono una delle condizioni più diffuse in occidente (diabete malattie cardiovascolari, malattie infiammatorie croniche causa di tutte le altre!)

E’ urgente rivedere quali sono i nostri obiettivi quando decidiamo di alimentarci e che cosa nutriamo mentre siamo davanti alle nostre pietanze magari distratti dalla tv o dal cellulare: stiamo nutrendo la nostra mente o tutto il nostro essere? parte visibile ed invisibile, quindi anche la nostra energia, le nostre emozioni,  il nostro spirito, l’anima?

Certo il passaggio più naturale sarebbe poter coltivare un piccolo orto magari piccolissimo e da questa esperienza comprendere che la qualità delle nostre emozioni e del nostro pensiero può imprimere una accelerazione oppure una distorsione alla crescita della pianta.

Mettere Amore in ciò che si fa, ricordarsi che stiamo scegliendo la via del cuore e che dalla nostra unione con un frutto maturo o con una verdura freschissima e profumata si sta producendo un’unione di piacere ed energia creativa, una risorsa da mettere poi a disposizione nella vita.

Nel momento in cui staremo consumando un pasto ci ritroveremo in una unione di piacere solo se nell’attenzione consapevole, senza distrazioni…staremo celebrando il rito anche solo portando per un attimo l’attenzione al momento presente.
Provando Gratitudine per ciò che la natura ci sta donando che alimenterà idee e visioni nella direzione della quiete, della calma, della serenità…della gioia.

Evitando di nutrirci se siamo invasi da emozioni forti e disturbanti rinviando in modo da non generare immagini tremende.

Se ci avviamo a fare una ricerca riguardo la maniera più sana per prevenire disagi e malattie incorriamo in una giungla di possibilità senza possedere gli strumenti per fare  una scelta adeguata.

Il mercato fa il suo gioco e la scienza “spazzatura” nutre la propaganda dell’industria e delle diete permettendo che alcuni cibi velenosi siano a disposizione dalla più tenera età (merendine e ovetti vari ) condizionando fortemente gusti e generando dipendenze.

La via è il risveglio​. Essere sempre più consapevoli della artificiosità delle nostre vite e riportarsi sempre più in una posizione di osservazione della Natura, della ciclicità delle stagioni e relativi frutti, e decondizionarsi dai falsi bisogni ( zuccheri, carne, succhi di frutta ecc.) per una vita più semplice ed armoniosa in risonanza con la natura.

Che il cibo sia non solo fonte di sostentamento, ma anche “medicina” di corpo e anima è un’intuizione antica. Tomi sacri filosofici cinesi, come il Nei Ching, o indiani ne sono la prova. Ad esempio, nella Taittirya Upanishad si legge: “Dal cibo nascono tutte le creature che vivono di cibo e in esso si dissolvono. Il cibo è a capo di tutto, la medicina universale.” Il Corano proclama: “l’uomo deve conoscere il suo cibo”.
Ciò che cambia l’effetto che il cibo produce in noi è la qualità della relazione:
se in compagnia di emozioni armoniose, consapevoli di stare esercitando un atto di amore e di gratitudine verso la Madre possiamo esaltare l’effetto beneficio da esso prodotto non più confinato a noi stessi ma a beneficio dell’ambiente e delle nostre relazioni.

Macrobiotica

una filosofia di vita che include il lato invisibile e spirituale anche del cibo.

L’alimentazione macrobiotica pone le sue radici nella piena unione fra uomo e natura, unione che si realizza mediante l’adozione di uno stile di vita in armonia con le leggi naturali.

E’ una “dieta filosofica” che richiede studio, ascolto di se stessi. Non si può ridurre il tutto a sentenze come “gli alimenti dal sapore dolce sono Yin e Yang quelli salati”; si cadrebbe nell’ansia totalizzante tipica dell’occidente, la stessa che spinge a ridurre lo Yin al femminile e lo Yang al maschile.
No, la macrobiotica teorizzata da George Oshawa è una scelta che “oltre a mirare al benessere di se stessi, con un grande respiro mira anche al benessere del pianeta quindi è una forma di ecologia che si pratica quotidianamente, portando in cucina quella consapevolezza che recupera le nostre radici ambientali e cosmologiche. Movimento quest’ultimo che, come spesso abbiamo ricordato, rimette l’uomo in mezzo alla natura, facendolo custode e garante della Terra, e del suo destino su di essa.” come afferma Sauro Ricci, cuoco macrobiotico e antropologo.
Sempre secondo Ricci: “Lo sforzo della macrobiotica è quello di ridare dignità all’alimentazione, di farla diventare una pratica che spolveri la scintilla di divinità, o di infinito, che è presente in ogni uomo, ormai oscurata dalle polveri dell’industrializzazione, del cibo per le masse, dai ritmi della società capitalista.”
George Oshawa era arrivato a questa intuizione nel lungo percorso di interrogazione cui il suo corpo, a causa della malattia, lo introdusse

Come orientarsi nella macrobiotica

Qualche spunto di riflessione:

Il decalogo di Ohsawa

  1. nutritevi di cereali integrali in grani cotti in 2-3 volumi di acqua (a volte dopo averli saltati con poco olio
    vegetale). Potete usare farine o fiocchi freschi e preparare pani e creme.
    Tutti i cereali preferendo il riso.
  2. non mangiare troppe verdure (media 30% prima saltate in poco olio vegetale poi cotte a vapore e salate.
    Si possono affiancare i legumi (fagioli, azuki, ceci, lenticchie )
  3. salate con sale marino non raffinato, salsa di soia e gomasio
  4. bere solo quanto necessita come infusioni calde , tè verde, timo, caffe di cicoria
  5. preferire cereali e verdure bio.
  6. masticare bene
  7. evitare caffè, tè, cioccolato, succhi frutta, bevande chimiche e zuccherate, alcoolici
  8. aria fresca e pura e immagini vivificanti che arricchiscano
  9. evitare i dolci e limitare la frutta soprattutto quella esotica.
  10. evitare i prodotti di origine animale

Masticare

Il cibo non masticato non insalivato richiede enormi sforzi per la digestione. Lo stomaco deve richiamare liquidi per favorire la dissociazione delle parti solide e i liquidi sottratti ai tessuti producono affaticamento, i tempi digestivi diventano lunghi.
La saliva contiene la Ptialina enzima dedicato alla trasformazione dei carboidrati la cui prima digestione avviene in bocca.
Masticare guarisce l’intestino . La masticazione è un atto che richiede di essere presenti e coscienti, è un atto che sviluppa la nostra coscienza e anche la nostra volontà. Più si mastica meno si mangia.
Masticare guarisce l’intestino. Masticando bene noi possiamo ridurre i liquidi in eccesso presenti nel corpo che si mobilitano. Uno dei fattori essenziali per il dimagrimento è proprio la masticazione. La masticazione è un atto che richiede di essere presenti e coscienti ed è un atto che sviluppa la nostra volontà.

Dieta in relazione alle stagioni e al clima

Agire seguendo diverse modalità di cottura in base al clima, crudo d’estate, al formo in inverno etc.

La cottura

Essa è necessaria perché aiuta nel processo di trasmutazione del vegetale in materia animale che è il nostro corpo. Yanghizza attraverso il fuoco, la pressione, la disidratazione, il sale

Cereali integrali

Sono l’alimento portante della dieta macrobiotica. La pelle dei chicchi, la cellulosa, favorisce il transito degli alimenti nell’intestino.
Il chicco di un cereale integrale presenta un nucleo centrale dove si trovano il germe (contiene ac. Grassi) insieme a minerali e oligoelementi, esso è circondato da un nucleo di carboidrati contornato da un cuscino di proteine a loro volta ricoperto dalla pelle che trattiene le vitamine. Il chicco di cereale è la sorgente di vita e dunque fondamentalmente il cibo che sostiene il fuoco digestivo in una forma equilibrata.
I più usati: riso, miglio, grano saraceno, cous cous, polenta, pasta, orzo, farine, e fiocchi d cereali vari.

Legumi

Sono più yin dei cereali. Apportano proteine quando associati ai cereali integrali ; non occorrono tutti i giorni meglio in zuppa.
I piu’ usati: fagioli, lenticchie, ceci e azuki.

Alghe

Apportano sali minerali, vitamine e proteine; depurano, combattono l’acidità, regolano la pressione. Sono alimenti yin, vanno sempre cotte con una buona quantità di sale e se ne può prendere una piccola quantità quotidianamente. Oppure fino a  3-4 volte a settimana.

Té Bancha

Sono foglie che crescono nella parte bassa della pianta del tè, vengono raccolte ogni 3 anni circa e non contengono teina. Ha proprietà alcalinizzanti.

Dieta verso lo Yang

E’ una dieta che celebra il calore, il cotto, il sale. Cioè eliminare i sovraccarichi , tonificare: poche verdure, pochi liquidi e nessun dessert, privilegiando i condimenti salati

Dieta verso lo Yin

E’ una dieta che invece celebra il liquido, il crudo e il freddo, con poco sale. Serve a ridurre le tensioni, rilassare tramite l’assunzione di  più liquidi, più zuppe, più verdure, più dessert.
Con l’aggiunta di poco miso, tamari e gomasio.

La via di mezzo

tra le due diete si compone di una zuppa, un piatto con circa 70% cereali e 30% verdure, un dessert senza latte, uova zucchero e farina bianca.

Nella tabella che segue puoi vedere come la Macrobiotica sostituisce cibi usuali (raffinati e di derivazione animale) in cibi vitali e nutrienti per tutti i nostri corpi (fisico, energetico, emotivo e spirituale).

Alimentazione corrente

Base macrobiotica

Carboidrati

zucchero, miele, fruttosio

cereali integrali e farine integrali

Proteine

animali

vegetali

Grassi

saturi, animali, oli vegetali

insaturi, oli vegetali

Vitamine

verdure e frutta

verdura e frutta biologica

Minerali

sale raffinato, integratori

sale marino integrale, miso, tamari, gomasio

Alimentazione corrente

Base macrobiotica

Carboidrati

zucchero, miele, fruttosio

cereali integrali e farine integrali

Proteine

animali

vegetali

Grassi

saturi, animali, oli vegetali

insaturi, oli vegetali

Vitamine

verdure e frutta

verdura e frutta biologica

Minerali

sale raffinato, integratori

sale marino integrale, miso, tamari, gomasio

Quanto mangiare?

Il motto di Ohsawa era “vivere parvo” cioè vivere con ciò che ci è necessario e niente di più.

E’ riscoprire la virtù dello stretto necessario che è l’esatto contrario dell’abbondanza e dello spreco. E’ nel poco e nella semplicità che troviamo la libertà e la salute. L’attaccamento e l’eccesso di ricchezza e di abbondanza conducono allo stato più diffuso ora delle malattie che affliggono le società del benessere.

Colazione

Per esempio una crema di cereali con aggiunta di tamari oppure crema cereali con frutta secca e fresca.

Pasti

Incominciare con una zuppa di verdure e alghe per poi aggiungere cereali, verdure, legumi, ecc. 

Condimenti

Olio, tamari, miso, gomasio.

Bevande

Tè Bancha, caffè di cereali, ecc.

Dolce

Frutta cotta, frutta secca o dolce a base di farne integrali, malto e frutta.

Cibo animale

Non è indispensabile, ma nella sua assunzione è consigliato pesce a carne bianca.

Il consumo di cibo animale

Un consumo che produce scorie azotate.

Le scorie azotate causano affaticamento dei reni, fegato, acidosi e difficoltà digestive.

L'acidosi

E’ la condizione alla base dell’infiammazione, ed è favorita da

  • Sostanze chimiche presenti nel cibo industriale, precotto e nei farmaci
  • Cibo animale
  • Zucchero e cibi raffinati
  • Alimenti estremi yin, come pomodori, vino, aceto, agrumi, frutta estiva , caffè ecc.
  • La sedentarietà, che riduce apporto di ossigeno.

L’acidosi si manifesta attraverso diversi disagi ad esempio la demineralizzazione come osteoporosi , problemi ai denti. In generale ogni manifestazione patologica sottende una condizione di infiammazione:

Le cistiti, i dolori articolari , problemi della pelle, patologie intestinali, cardiovascolari, il diabete ecc.

Ohsawa consiglia inoltre di praticare quotidianamente un lavoro duro per almeno qualche ora in modo da favorire la circolazione dei fluidi nel corpo ed evitare i ristagni.

Economia ed ecologia

la prima regola per l’economia della vita è dunque nutrire noi stessi principalmente con cibo integrale, non trattato, coltivato e cresciuto nella regione, restituendo alla terra tutti i suoi prodotti che non possono essere utilizzati come alimenti, Questo è ciò che mantiene noi stessi e la nostra terra in salute; che sono una sola cosa, sana e integra.

Al fondo di tutto la gioia di vivere è l'obiettivo!

Qualche cibo speciale

Miso

nasce dalla tradizione giapponese; composto da acqua, fagioli di soia e un cereale che viene fatto fermentare con un enzima. Il processo di fermentazione è controllato dalla presenza di sale marino e dal fatto che il miso viene fatto maturare sotto pressione in barili di legno. E’ una combinazione yin-yang dinamica perfetta. Il processo può richiedere 2-3 anni . E’ una preparazione antica e diffusissima in oriente.
Il miso contiene un’alta percentuale di proteine vegetali complete e fornisce dunque gli 8 amminoacidi essenziali senza colesterolo e grassi.
E’ dunque fonte di energia che non ingrassa, apporta enzimi vitali; è ricco di Sali minerali alcalinizzanti calcio, sodio e magnesio che aiutano a spegnere l’acidità. Aiuta ad arricchire la flora batterica , stimola la digestione, alcalinizza, rafforza l’intestino, smuove stagnazioni e fornisce energia. Il miso è uno dei più grandi segreti della buona salute.

Tamari

Altrimenti conosciuta come salsa di soia, si ricava dal processo di lavorazione del miso, nel miso i nutrienti sono solo più concentrati e l’apporto di enzimi è maggiore. E’ un condimento salato che alcalinizza, apporta Sali minerali. Si usa crudo.

Gomasio

Insaporente preparato con sale marino, semi di sesamo tostati e macinati in un apposito mortaio (Suribachi) L’olio dei semi avvolge il sale. Ha proprietà contraenti e va molto bene per le coliti e problemi respiratori. Il sesamo contiene moltissimo calcio.
Grande alcalinizzante va molto bene anche in presenza di disturbi urinari e di vari problemi di tipo infiammatorio.

Umeboshi

Le Umeboshi sono una varietà di albicocche che crescono in Giappone, in cucina sono molto versatili si possono utilizzare per preparare salse o condimenti per verdura o insalata oppure si utilizzano da aggiungere all’acqua di cottura dei cereali. Il nocciolo di Umeboshi è utile in caso di mal di gola o faringite, basta tenerlo in bocca per 3 o 4 ore.

Questi frutti sono molto ricchi di calcio, ferro e fosforo, sempre all’interno del nocciolo si trovano dei semi che sono commestibili, possono essere arrostiti in forno poi ridotti in polvere, questa polvere va conservata in un vasetto di vetro ben chiuso ed in caso di disturbi gastrici, diarrea o crampi intestinali se ne aggiunge un cucchiaio ad una tazza di tè Bancha, questa bevanda si rivelerà molto efficace per risolvere questi disturbi.

Effetti terapeutici Disturbi intestinali Febbre, raffreddore, mal di gola Stanchezza Disturbi digestivi Sono alcalinizzanti ed eliminano il muco in eccesso.

Kuzu

Il kuzu è un amido ricavato dalla radice della Pueraria Japonica, questa è una pianta che cresce sui terreni vulcanici, la si acquista in polvere o in tocchetti, simili a gessetti, viene utilizzata per la preparazione di zuppe, minestre o dolciumi, è molto curativa ed è utile per togliere l’infiammazione di tutto il tratto digerente, è tonificante per il colon ed è ottima in caso di diarrea.

La si prepara mettendo un paio di cucchiaini di polverina in acqua fredda da far sciogliere, nel frattempo si porta in ebollizione una tazza d’acqua  dove poi si andrà ad aggiungere la soluzione precedentemente sciolta, si mescola il tutto cura e si aggiunge un po’ di succo di mirtillo se vuole rendere la zuppa dolce, la si può bere alla mattina a digiuno e alla sera prima di andare a dormire.

A cosa serve il kuzu?

Il kuzu e le ricette che lo contengono sono un valido aiuto per tante situazione di malessere: è consigliato in caso di disturbi digestivi, nausea, stitichezza, dolori muscolari, malattie da raffreddamento, febbre. ll Kuzu ha un effetto alcalinizzante sul sangue, è una caratteristica importante in quanto è l’unica fecola che presentare questa caratteristica utile a contrastare l’acidosi che è il terreno sui cui si sviluppano infiammazioni e malattie.

Il kuzu è un amido molto ben digeribile ed assimilabile; negli ospedali giapponesi viene spesso usato come cibo per anziani ed infermi costretti a dieta liquida. Infatti nelle tradizioni orientali è stato usato alimentare in modo leggero ma rinforzante persone con problemi intestinali, raffreddore e tosse, o febbre leggera. Aggiunto a piatti di verdure e frutta a fine cottura li arricchisce dal punto di vista nutrizionale e conferisce loro una consistenza vellutata molto gradevole al gusto. Ci sono persone che hanno debolezze intestinali che mal sopportano gli effetti della frutta, per loro un buon consiglio è quello preparare dei semplici piatti unendo del kuzu alla frutta stessa.

Tahin

Il tahin è il burro di sesamo, è remineralizzante e molto energetico. Ricchissimo in calcio. Lo si mangia spalmato sul pane con l’aggiunta di un po’ di marmellata al posto del solito burro, la si consuma anche con il miso per uno spuntino salato o per per produrre condimenti e salse per condire ortaggi.